INTRAMOENIA EXTRA ART / WATERSHED


Intramoenia Extra Art/Watershed, ideato e curato da Giusy Caroppo in collaborazione con il project manager Aldo Torre,  si colloca al primo posto nel Programma Cultura della Commissione Europea, su più di 300 progetti candidati, costruendo intorno al tema dell’acqua una piattaforma di dialogo e di interazione, tra 2012 e 2013.
Italia, Paesi Bassi, Belgio e Svezia – Paesi dell’Unione Europea caratterizzati dalla presenza di bacini d’acqua – fanno network, per una proficua osmosi tra artisti del Nord e “alter-ego” del Sud. Jan Fabre, NIO architecten, Bigert & Bergström, Guillermina De Gennaro, Luigi Presicce, Sarah Ciracì, Compagnia delle Formiche/Teatro dei Borgia: teatro-danza, architettura, scultura, arti visive, video art, performance art, dibattiti virtuali, residenze d’artista, attrattività paesaggistica e monumentale. Una differente dimensione culturale, geografica e sociale, fusa nella metafora fluida di Watershed e nel modello vincente di museo temporaneo diffuso di Intramoenia Extra Art.

Sette produzioni, sette azioni di ricerca contemporanea, progettate per mettere in relazione la Regione Puglia e il Nord Europa attraverso partnership tra istituzioni pubbliche e realtà non profit internazionali, con il cofinanziamento della Regione Puglia della Provincia Barletta-Andria-Trani e del Comune di Barletta. 
Il progetto, lanciato nella sede della Regione a Bruxelles nel maggio 2012 e conclusosi con due presentazioni all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles e al MAXXI di Roma,  ha visto realizzarsi: un video di Sarah Ciracì,  con gli interventi di libera recitazione di Maurice Nio, Filippo Timi, Nichi Vendola; le mostre “Dark Matter” di NIO architecten nel Castello di Barletta, “Volver sin volver” di Guillermina De Gennaro, nel Porto di Rotterdam, “Art is a medusa” di Jan Fabre, nel Palazzo della Marra di Barletta; le residenze (con relativa produzione di video, performance e opere multimediali) della Compagnia delle Formiche presso Troubleyn/Jan Fabre ad Anversa, del duo svedese Bigert & Bergström nelle Saline di Margherita di Savoia, di Luigi Presicce e Maurizio Vierucci (Oh Petroleum) nell’isola di Gotland.

DARK MATTER  di NIO architecten
Castello di Barletta
dal 20 giugno al 2 settembre 2012.

L’HISTOIRE DES LARMES de La compagnia della Formiche/Teatro dei Borgia

Video performance
L’artista belga ha donato al progetto il testo L’histoire des larmes (La storia delle lacrime) perché dalla sua traccia potesse nascere un adattamento italiano. Della sua traduzione in “corpo” se ne è occupata la Compagnia delle Formiche/Teatro dei Borgia, che ha rielaborato il pezzo in un adattamento cross-mediale che muove dalla ricerca dell’artista belga sul significato delle lacrime e dell’acqua nel corpo, tradotto in una video-performance realizzata in luoghi dell’abbandono della città di Barletta.

VOLVER SIN VOLVER di Guillermina De Gennaro
Porto di Rotterdam, Wilhelminapier

Sul Wilhelminapier - Antoine Platekade, presso l'imbocco del nuovo ponte Rijnhavenbrug, l’artista pugliese, argentina d’origine ci porta nel mare del passato attraverso una installazione di ritratti fluttuanti sul canale d’acqua: un ritorno simbolico alla terra dell’infanzia vissuto attraverso le immagini; ma anche la rappresentazione di quel nomadismo antico eppur contemporaneo che unisce generazioni ed etnie, un tentativo di visualizzare il sentimento del viaggio, del coraggio e del non ritorno.

ART IS A MEDUSA di Jan Fabre
Palazzo della Marra a Barletta

THE DROUGHT di Bigert & Bergström
Castello di Barletta

Attraverso l’uso della tecnica della foto sferica, Bigert & Bergström danno vita ad una serie di “Molecole Spaziali Invertite”, facendo riferimento alla struttura del cristallo di sale, messo in rapporto con la molecola H2O del Mare Adriatico. L’installazione complessa è costituita da fotomontaggi in vetro e foto-sculture cristallizzate che colgono e sintetizzano Margherita di Savoia in prismi, dando allo spettatore più prospettive da esaminare.

Il progetto si propone di investigare la chimica della siccità-evaporazione dell’acqua, che costituisce un tema di scottante attualità nelle regioni del Mediterraneo, dove il clima è sempre più caldo a causa del riscaldamento globale.


SARAH CIRACÌ
“WATERSHED / DOVE C’È VITA, C’È ACQUA”, VIDEO IN TRE TEMPI (15’’)

Video con la partecipazione Nichi Vendola, Maurice Nio, Filippo Timi

ESTRATTO VIDEO con Filippo Timi, libera interpretazione de La Storia delle Lacrime di Jan Fabre

 

WATERSHED: IL PRODOTTO EDITORIALE


A documentare l’intero progetto è un interessante cofanetto-oggetto per i tipi dell’Editrice Rotas di Barletta, che ha destato molta attenzione critica, articolato in una sezione di raccolta di immagini rappresentative dei lavori istallati e dei momenti performativi, sette cataloghi relativi ai singoli interventi ed in un’opera-video originale allegata. La visual identity, che si è guadagnata una segnalazione alla Biennale del Design di Mosca, nasce dalla collaborazione di dal collettivo QB costituito da Carla Palladino, Ed Testa e Pamela Campagna.
Dalla presentazione dell’evento e delle sue sedi espositive, si passa ad una conversazione con Maurice Nio sull’architettura, legata all’urbanistica, al sociale, all’intervento nel contesto ambientale e paesaggistico, sino al dialogo tra Pietro Marino e Guillermina De Gennaro, la cui istallazione “Volver sin volver” riflette sull’effimero, sulla fugacità del viaggio, sulla fragilità della memoria nel processo cognitivo di acquisizioni identitarie. Se Anna Maria Giannone conversa con Giampiero Borgia – Compagnia delle Formiche -, Birgert&Bergström raccontano di come parlare di acqua implichi l’idea del continuo mutamento, carattere che deve esser rispettato dall’opera d’arte che vuole relazionarsi a tale elemento; mentre Francesca De Filippi si interfaccia con Luigi Presicce e Lorenzo Madaro con Sarah Ciracì. L’uno rivisita la storia sacra per realizzare una performance che concilia mito, religione, folklore, iconografia classica, rilette alla luce della sua visione contemporanea, sempre rapportata ad un luogo ed un tempo ben definiti, sebbene l’intervento porti con sé un’aura di atemporalità. L’altra si sofferma sull’idea di mediterraneità in “Watershed / dove c’è vita, c’è acqua”, opera-video che lascia spazio agli interventi di libera recitazione di Maurice Nio, Filippo Timi, Nichi Vendola, tutti dedicati alla potenza creatrice dell’acqua. Quella stessa potenza e libertà creativa che Jan Fabre esalta con “Art is a Medusa”, che mira ad ispirare immaginazione e fantasia, a «curare le ferite della mente» e che permettere all’arte di esprimere il suo potenziale salvifico.

In omaggio all'antologica di Jan Fabre in corso al MAXXI di Roma (a cura di Germano Celant, fino al 16 febbraio 2014), l’Associazione Eclettica Cultura dell’Arte promuove l’incontro Intramoenia extra art. Watershed e Jan Fabre, che punta l’attenzione sulle attività sviluppate nell’ambito di Intramoenia extra art e della sua evoluzione internazionale, intitolata Watershed, progetto interdisciplinare classificatosi primo assoluto al “Programma Cultura“ della Commissione Europea, conclusosi nel settembre 2013. 
L’appuntamento al MAXXI si inquadra nel contesto espositivo che vede Jan Fabre e le sue azioni performative al centro della mostra “Stigmata”: il concetto della “perforazione” di se stessi e del proprio ambiente sarà rintracciato nelle video-performance prodotte per Watershed e ispirate al testo “L’histoire des larmes” del grande maestro belga. 

L’incontro si articolerà in tre momenti tematici. 
Il primo, “Intramoenia extra art. Watershed: L'espansione in Europa di un'idea nata in Puglia”, vedrà la presentazione del modello di “museo temporaneo diffuso” prodotto da Eclettica_Cultura dell’Arte e testato in Puglia nel quinquennio 2005/2010, quindi si sposterà a illustrarne l’articolazione in forma di dialogo e scambio internazionale incarnata da Watershed. Alla conversazione tra Maria Cristina Crespo, storica dell’arte, sociologa e artista, Giusy Caroppo, ideatrice di Intramoenia Extra Art/Watershed e Aldo Torre, Project manager di Watershed interverranno Silvia Godelli, Assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia e Nichi Vendola, Presidente della Regione Puglia. 

Secondo e terzo momento saranno dedicati all’approfondimento del rapporto tra  Watershed e Jan Fabre, partner d’eccezione con Troubleyn e, in particolare, l’ispirazione tratta dal suo testo teatrale “L’histoire des larmes” , a cominciare dalla video performance liberamente ispirata al testo, adattato e messo in scena in spazi urbani periferici della città di origine, Barletta dalla Compagnia delle Formiche. L’opera nasce dalle coreografie di Stefania D’Onofrio e dalla regia di Giampiero Borgia che saranno presenti all’incontro, introdotto da Andrea Porcheddu, critico teatrale e giornalista, docente di Metodologia della critica dello spettacolo allo IUAV di Venezia. 

Chiude la serata la proiezione del video in tre tempi di Sarah Ciracì “Dove c’è vita, c’è acqua” che rilegge, in chiave visionaria, il fil rouge di Watershed  attraverso gli interventi di libera recitazione di Maurice Nio, Filippo Timi, Nichi Vendola. Il video, già presentato in anteprima all’Istituto Italiano di Cultura a Bruxelles e nel convegno Dialogues on Sustainability alla Seconda Università di Napoli (DIcDEA) sarà introdotto, alla presenza dell’autrice Sarah Ciracì, da Claudio Scotto di Carlo, Direttore Programmi e Artistico di Tele+, Discovery Channel, Babel,Condè Nast. 

Nel corso della serata verrà illustrato il progetto di comunicazione visiva di Watershed  (a cura di QB + L/ABLE, catalogo Ed. Rotas), che mantiene la stessa impostazione fluida del concept curatoriale: un logotipo reinterpretato matericamente in relazione a ogni artista, una pluralità di immagini e supporti comunicativi. 

 

APPROFONDIMENTI:


https://www.artribune.com/tribnews/2013/04/dalla-puglia-al-belgio-un-anno-di-watershed-da-raccontare-ultima-tappa-del-grande-progetto-di-intramoenia-extra-art-alliic-di-bruxelles-e-nel-video-di-sarah-ciraci-recita-anche-nichi-vendola/